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CREMA CASERTA

Mela Boev & Jonathan Gottesmann

Crema Caserta è un’impresa cinematografica indipendente diretta da Jonathan Gottesmann e scritta e prodotta da Mela Boev. Il progetto ha preso forma durante la loro residenza d’artista a San Potito, con la collaborazione della gente del posto e nasce dall’intersezione della vita quotidiana e una visione poetica. Durante il primo periodo di residenza (15 maggio-15 giugno 2018) è stata realizzata gran parte delle riprese, mentre una seconda fase di montaggio del materiale audiovisivo è stata eseguita in agosto.

Trama
Una commedia amara e fantastica, il film racconta la storia di una coppia in una città provinciale che decide di adottare un bambino, solo per rendersi conto che non tutto si svolge secondo i piani. La nuova famiglia e gli abitanti della città si troveranno di fronte non solo a un nuovo arrivato non convenzionale, ma anche a rockstar, presenze aliene, rivelazioni spirituali e un finale sorprendente che sfida qualsiasi previsione. Come nei loro lavori precedenti, la musica è la forza trainante della narrazione (tra i protagonisti, la band salernitana Tony Borlotti and his Flauers) e lo stile accattivante e provocatorio mescola pura sperimentazione con le convenzioni stilistiche del cinema popolare.

Incontra gli artisti:

Compagni di vita e di lavoro, Jonathan Gottesmann e Mela Boev sono artisti avventurosi che amano il rischio. I loro viaggi globali sono stati una tela per la creazione, spingendo continuamente i confini tra realtà e immaginazione. Il loro legame con San Potito Sannitico è iniziato nel 2018 durante una residenza d’artista di 30 giorni per girare Crema Caserta. Dopo quello che descrivono come “amore a prima vista”, hanno deciso di trasferirsi qui per un paio d’anni. Descrivere il loro impatto a San Potito è impegnativo; visitarla rivela il loro riverbero ovunque.

Mela, formatasi nel teatro di ricerca, ha ampliato i suoi studi all’Accademia di Bologna, all’EnsAD di Strasburgo e all’Ecole des Beaux Artes di Marsiglia. Trasferitasi a Londra, ha collaborato con progetti come il progetto corale sperimentale Musarc, le compositrici Claudia Molitor e Eloise Nancie Gynn, UbiK Teatro e Teresa Cos. La sua ricerca personale sulla capacità mitico-creativa dell’arte coinvolge la scrittura, la performance e gli ambienti urbani (Marseille Ville Invisible, Uncle Vania o The Mask of the World).

Jonathan, laureato in Animazione a Tel Aviv, ha seguito la sua passione per le tecniche analogiche, sviluppando uno stile di regia ironico e provocatorio ispirato al mondo della musica e dell’immagine pop. Collaborando con diversi gruppi musicali israeliani, in particolare gli Energia Qholanitt, ha creato videoclip e ha intrapreso un esperimento visivo-musicale-performativo che ha dato vita a due mediometraggi: I scream Gelato (2011) e Scoring Mental (2013).

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Lo spazio di lavoro: C:L.A.C.