Fatelab

20 April 2024

Open Call: Hybridizing Cultural Spaces. Collaborative Artistic Residence in San Potito’s Domes.

Scadenza per la domanda:

19 Maggio 2024, 23:59 CET

Informazioni sul progetto:

Attraverso queste residenze d’artista, invitiamo 5 architetti e professionisti culturali in interventi site-specific per supportare e promuovere nuovi usi e narrative per lo spazio pubblico “Le Cupole” a San Potito Sannitico, Italia. Le Cupole sono una sperimentazione architettonica costruita all’inizio degli anni 2000 come parte di un progetto architettonico cooperativo guidato da Fabrizio Caròla (1931-2019). Oggi sono gestite da FateLAB e ospitano un laboratorio artistico multidisciplinare.

A partire dal lavoro svolto da FateLab dal 2004 in collaborazione con la comunità di San Potito, queste residenze propongono un esperimento di ibridazione tra vita quotidiana (tra persone, esperienze, conoscenze, immaginari, oggetti, storie) e pratiche spaziali innovative abitando lo spazio. Un invito quindi ad esplorare collettivamente metodi innovativi di coinvolgimento spaziale e interazione con questo spazio, contribuendo a immaginare un nuovo polo culturale multiscalare: C:L.A.C. (iniziali per “Cupole: Laboratorio delle Arti Contemporanee”).

San Potito è situata in un’Area Interna del Sud Italia e le sue specificità e necessità sono il punto di partenza da cui progettare e realizzare i dispositivi di Hybridizing Cultural Spaces. Servendo da luogo di sperimentazione per pratiche progettuali sensibili anche alla più larga scala Europea, questo processo è inteso come atto di cura verso la comunità locale, mediante dispositivi sperimentali pensati per lo spazio delle Cupole, e progettati per rimanere e consentire utilizzi futuri dello spazio. Per questi motivi, le residenze mirano alla realizzazione di dispositivi che rispondano ad uno o più di questi assi tematici:
  1. Incontro: Partendo da uno spazio che si presenta come luogo di incontro e interazione, obiettivo è lo sviluppo di dispositivi che possano promuovere, abilitare e incoraggiare processi di incontro e riappropriazione dello spazio.
  2. Playground: Traendo ispirazione dalla vicinanza con il complesso scolastico di San Potito, obiettivo è progettare dispositivi capaci di coinvolgere la comunità di giovani e adulti che frequentano l’area, invitandoli a giocare e interagire con lo spazio.
  3. Rumore: Le cupole hanno un ambiente acustico unico caratterizzato da un forte riverbero. Obiettivo è proporre un dispositivo che valorizzi o sfidi questa condizione, facilitandone l’uso.
  4. Umidità: Le cupole sono contraddistinte da un ambiente soggetto a problemi di condensa. Obiettivo è la realizzazione di dispositivi che utilizzino o sfidino questa condizione, facilitando così l’uso dello spazio.
  5. Narrative: Questo aspira all’ideazione e creazione di dispositivi capaci di condividere quanto avviene nel corso della residenza, estendendosi oltre le pareti delle Cupole al fine di coinvolgere la città e la comunità locale.

Questa iniziativa abbraccia pratiche di sostenibilità, utilizzando materiali di origine locale e riutilizzando materiali di scarto, con la partecipazione attiva di organizzazioni e comunità locali. Al centro del nostro approccio c’è l’uso creativo di materiali e risorse, promuovendo l’etica del “fare con ciò che si ha”. Pertanto, all’interno di un discorso più ampio di economia circolare e sostenibilità, un elemento chiave di questa esperienza è interrogare la nostra relazione con materiali e processi produttivi.

Quando?

Dal 18 luglio al 16 agosto 2024

Cosa Offriamo:

Lɜ artistə selezionatə riceveranno:

  • Un’indennità di €750 per spese personali (cibo, trasporti locali, ecc.).
  • Indennità di viaggio (tra €350 e €700, a seconda della distanza tra il luogo di residenza del partecipante e San Potito Sannitico. Per ulteriori informazioni, controlla il calcolatore di distanza del CME;
  • Alloggio in due residenze d’artista situate a San Potito Sannitico per 30 giorni;
  • Spazio di Lavoro;
  • Workshop di auto-costruzione, attività di tutoraggio e orientamento professionale;
  • Materiali da definire durante la fase di condivisione del progetto.
  • Integrazioni, se applicabili, allocate a ciascun partecipante in base ai piani di viaggio e alle esigenze individuali (mobilità verde, famiglia, spese per il visto o disabilità). I calcoli delle sovvenzioni verranno effettuati durante il processo di selezione, in base al progetto e alla situazione personale di ciascun partecipante.

Mentoring:

Hybridizing Cultural Spaces si basa su un processo di apprendimento reciproco in cui i partecipanti sono coinvolti attivamente nella progettazione di uno spazio ibrido culturale. Contribuendo alla sua evoluzione, l’esperienza è radicata in un processo di scambio di conoscenze basato su un’idea dell’abitare, del progettare e del fare collettivo. I partecipanti acquisiranno conoscenze del territorio e strategie di coinvolgimento pubblico, esplorando il contesto territoriale unico quale quello di una città italiana del meridione. Hibridizing Cultural Spaces promuove così un approccio collaborativo a partire da tre punti di vista: tra i partecipanti, verso le iniziative promosse in questi anni da FateLAB, e nei confronti della più ampia comunità di San Potito.

Mentori:

Teresa Di Muccio originaria di San Potito, è una pianificatrice, attualmente interessata all’intersezione tra ricerca tecnica, scientifica e design con le arti performative. Laureata in Pianificazione Urbana e Progettazione delle Politiche Urbane presso il Politecnico di Milano, oggi collabora come ricercatrice presso il Politecnico di Milano in un progetto a scala europea che mira a comprendere come progetti di rigenerazione teatrale e culturale possano catalizzare processi di sviluppo sostenibile nelle città post-pandemiche.

Giuliana Conte è una visual artist con sede a Las Palmas de Gran Canaria e nel suo paese di origine, San Potito Sannitico. Ha conseguito una laurea in Filologia presso l’Università di Bologna e un master in Gestione del Processo Creativo presso l’IULM di Milano. Dopo aver lavorato nella cooperazione internazionale in Africa e nella pianificazione culturale, ha collaborato con il fotografo Oliviero Toscani nel progetto Terremoto, concentrandosi sulla consapevolezza che si ha della mafia e sull’uguaglianza di genere in Sicilia. Nel 2012, ha co-fondato il gruppo Blee con Tono Cruz, creando progetti artistici partecipativi che mescolano pittura e fotografia.

Marianna Frangipane è un’architetta e ricercatrice attualmente impegnata un corso di dottorato presso il Politecnico di Milano. Laureata nella stessa istituzione, ha ampliato la sua esperienza accademica presso università internazionali, tra cui l’Università di Berkeley. Co-fondatrice di Forme Tentative e membro del consiglio di Terzo Paesaggio, ha collaborato con studi internazionali, tra cui Mosbach Paysagistes. Il suo lavoro esplora le critical spatial practices in contesti marginali, come prigioni e periferie urbane, ed ha pubblicato articoli correlati a questi argomenti.

Federico Godino è un ricercatore, architetto e curatore. La sua pratica è focalizzata su formati espositivi che interrogano la relazione tra autore, spettatore e contesto. È consulente per studi di progettazione e ricerca italiani e internazionali, tra cui Stefano Boeri Architetti e Koozarch. Ha curato Landscapes for Holidays, un festival biennale organizzato dal Ministero della Cultura italiano a San Terenzo, Italia. Lavora su interventi artistici e progetti editoriali.

Chi può Candidarsi:

Per essere considerati idonei, i candidati devono:

  • Essere residenti registrati in uno dei 40 Paesi dell’Europa Creativa, Paesi o Territori d’oltremare, esclusa l’Italia (indipendentemente dalla nazionalità). Trova ulteriori informazioni sui paesi idonei qui.
  • Essere maggiorenni.
  • Avere competenza nella lingua inglese (la comunicazione con la comunità locale sarà gestita dai mentor di riferimento).

Criteri di Selezione:

I membri del consiglio di FateLAB e i mentor partecipanti selezioneranno i 5 A&CPs, considerando quanto segue:
  • Rilevanza e Pertinenza: Allineamento della Lettera d’intenti con il progetto di residenza e il lavoro svolto sul territorio (10 punti).
  • Background professionale: Portfolio + CV (10 punti).
  • Sostenibilità e Attitudine alla Collaborazione: interesse dimostrato verso pratiche di sostenibilità e approcci di progettazione partecipativa (5 punti).

Come candidarsi?

Candidature chiuse il 19 Maggio 2024, 23:59 CET:

Ulteriori Informazioni:

Per qualsiasi domanda riguardante il bando, ti preghiamo di contattarci all’indirizzo: infofatelab@gmail.com

Lo Spazio di Lavoro: C:L.A.C.
Il Paese: San Potito Sannitico
Storia: FateLAB
Culture Moves Europe IG

Organizzato da:

FateLab

Progetto sostenuto da Culture Moves Europe, un progetto finanziato dall’Unione Europea e dal Goethe-Institut.

Questo lavoro è stato realizzato con il sostegno finanziario dell’Unione Europea. Le opinioni espresse in esso non possono in alcun modo essere considerate come riflesso dell’opinione ufficiale dell’Unione Europea.

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Lo spazio di lavoro: C:L.A.C.