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La storia delle cupole

Dalla sua nascita, “Le Cupole” hanno rivestito un ruolo centrale nel nostro territorio, rappresentando un luogo di connessione, scambio e apertura. 

Esempio di architettura mediterranea, sono state costruite nei primi anni 2000 nell’ambito di un progetto architettonico innovativo, basato sulla cooperazione e la sostenibilità e guidato dall’architetto Fabrizio Caròla (1931-2019).

Fabrizio Caròla,
cittadino
onorario di San
Potito Sannitico
dal 2010

Caròla

Caròla è stato un architetto napoletano singolare, il cui lavoro si sviluppa tra Africa e Italia. Uomo visionario, ha concepito la configurazione della cupola, dove ogni singolo mattone “collabora” per sostenere l’intera struttura, come suggerimento per un cambiamento socio-economico, in cui l’attuale sistema basato sulla competizione viene sostituito da uno basato sulla collaborazione. Per lui, la cupola era l’ambiente ideale per favorire questa cooperazione, offrendo uno spazio libero di tensioni o gerarchie spaziali.

“Trovo che le superfici curve e raccordate siano più vicine alla forma della natura e quindi più adatte a racchiudere o accompagnare la vita dell’uomo.”

Fabrizio Caròla

N:EAGORA 7 piazze

Essendo un uomo d’azione, ha progettato “N:EAGORA 7 piazze:Un Villaggio per sperimentare un’ipotesi di futuro”, un luogo dove le persone potevano vivere l’architettura e, soprattutto, esprimere liberamente la loro creatività.

Situato a San Potito Sannitico, il progetto ha funzionato come laboratorio e cantiere permanente di formazione e ricerca su nuove tipologie abitative e stili di vita. Così, “Le Cupole” sono state costruite in maniera orchestrale tra il 2000 e il 2017, con la collaborazione di studentə, architettə, paesaggistə e persone curiose provenienti da tutto il mondo, tuttə accoltə dalla comunità locale.

 

community arts hub

Con lo stesso spirito, abbiamo deciso di trasformare questo spazio in un luogo che generi una nuova visione di e per il territorio.

Attualmente utilizzato come spazio artistico multidisciplinare e di coworking, C:L.A.C. aspira a diventare un centro di ricezione, produzione e sviluppo dei linguaggi artistici contemporanei nell’entroterra campano.

Per costruire le cupole, Caròla ha utilizzato il “compasso”, uno strumento recuperato da un’antica tradizione edilizia nubiana. Questa tecnica consente di erigere cupole autoportanti senza centinatura, permettendo significativi risparmi di materiale, uso razionale delle risorse naturali ed eliminando la necessità di manodopera specializzata.

Maggiori info:

Se vuoi sapere di più su Fabrizio Caròla, dai un’occhiata a questo interessante ritratto documentario o questo articolo.