Il tema della XIV edizione del Fate Festival è stato “Alt(r)e Prospettive”. L’evento mirava a promuovere una visione creativa del territorio, incoraggiando nuovi modi di osservarlo e sperimentarlo. L’obiettivo era mettere in evidenza le caratteristiche morfologiche uniche del Parco del Matese, che offre ampie opportunità per “volare”, sia letteralmente che metaforicamente.
Durante l’edizione, si sono susseguite una moltitudine di eventi, con la partecipazione di sportivə dell’aria, artistə visivi e performer internazionalə, nonché fotografə e studentə d’arte. Sono stati organizzati workshop, progetti e attività dedicati alla valorizzazione del territorio, offrendo diverse vie per la creazione e la partecipazione.
I cieli di San Potito Sannitico e i suoi spazi pubblici sono diventati le tele per una varietà di espressioni artistiche. I tetti si sono trasformati in vibranti opere d’arte, mostrando contributi di artisti di tutto il mondo, tra cui Carola & Acra dall’Argentina con i loro colori vivaci, Tono Cruz dalle Isole Canarie e Matu dal Cile, così come Hosh dalle Isole Baleari, che ha realizzato un progetto partecipativo con i bambini delle scuole elementari.
Le strade e gli spazi rurali sono diventati luoghi per opere d’arte site-specific. Si sono distinti gli interventi di Suso33 dalla Spagna e le sue creature androgine, Rub Kandy da Roma con la sua stella mutante, lo spagnolo SpY che ha realizzato un intervento di Land Art, e Marta Torrecilla, che ha realizzato un’installazione con bottiglie riciclate.
Inoltre, la comunità è diventata protagonista dei progetti interattivi e sociali dell’Accademia di Belle Arti di Napoli [link NTA] , mentre Magazzini Fotografici di Napoli, ha curato “Spazio Fotocopia”, una mostra fotografica itinerante.
Per la chiusura del festival, al Centro Polifunzionale, si sono tenuti diversi spettacoli di danza aerea, presentazioni audiovisive e una celebrazione dei prodotti locali firmati Slow Food Matese. Nello spettacolo di danza aerea, “Air D’amour”, curato da Dimensione Verticale e Dinamika, in collaborazione con le Flowing Arts, Giacomo Colletti e Federica Natangelo, e la danzatrice e performer aerea Marta Giampaolino sono statə protagonistə. Inoltre, sono state proiettate opere create durante il festival, inclusi video del progetto “Search” degli piloti acrobatici di parapendio, video dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e la proiezione del documentario dell’intero festival creato dai registi Domingo de Luis e Antonino de Lellis.
Ancora una volta, l’arte ha svolto un ruolo cruciale, non solo migliorando l’appeal estetico del territorio, ma anche promuovendo l’interazione e coltivando una nuova consapevolezza. Ogni opera è stata concepita per armonizzare con l’ambiente circostante, invitando spettatorə ad apprezzare paesaggi familiari da nuove prospettive. L’arte trasforma, ma non invade.
“Altre prospettive” per San Potito Sannitico rappresenta una speranza, un impegno e una scommessa, segnando l’inizio di un’altra narrazione incentrata su prospettive di sviluppo innovative – l’inizio di una nuova storia.
26 Aprile – 12 Maggio, 2018
Lo spazio di lavoro: C:L.A.C.